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INSIDE OUTSIDE

In scena le vite di tutti

Giunto alla sua 19esima edizione il Festival delle Colline Torinesi porta in scena i nomi di punta del teatro nazionale e internazionale. Filo conduttore per quest'anno è "Le vite di tutti", come a dire quelle di gregari e comprimari. Tra i protagonisti in rassegna anche Valter Malosti e Isabella Ragonese.

DI Marilena Roncar

23 May 2014

Si inaugura il 1 giugno per concludersi il 22 dello stesso mese il Festival delle Colline Torinesi, che con 28 spettacoli, per 59 repliche in 12 spazi complessivi, presenta in cartellone i nomi di punta di una generazione ben consolidata di artisti. Da Emma Dante, che prima di partire per il Festival di Avignone presenta qui la propria ultima fatica Operetta Burlesca, ad Antonio Latella che apre la rassegna con la pentalogia di Francamente me ne infischio, già premio Ubu alla regia per il 2013. Lo spettacolo, ispirato all’America di Rossella O’Hara, quella del conflitto tra bianchi e neri per intenderci, è una maratona teatrale che coinvolgerà il pubblico per un’intera giornata, pure allietandolo durante gli intervalli con buffet ispirati al film.

Il tema portante del Festival è “Le vite di tutti” a indicare una ricognizione concentrata sui non protagonisti, sulle “persone comuni, quelle prese nel mucchio, soprattutto quando le loro azioni diventano esemplari”. Come il benzinaio protagonista dello spettacolo di Emma Dante, vittima di un’identificazione sessuale negata o la blogger egiziana che ha aiutato la compagnia Motus a capire l’Egitto di oggi e il tentativo poi abortito di rivoluzione araba. È proprio del gruppo ravennate la presentazione in anteprima nazionale di Caliban Cannibal, uno spettacolo che ha come cornice una tenda di primo soccorso per i rifugiati. Ma in cartellone non mancano nomi del calibro di Romeo Castellucci con la Societas Raffaello Sanzio, il Teatro delle Albe, Fanny e Alexander, Federica Fracassi e Ricci/Forte che con Still Life portano al Festival un vero e proprio manifesto contro il bullismo omofobo.

Tra le produzioni internazionali arriva per la prima volta  a Torino Toshiki Okada, uno degli esponenti più significativi del nuovo teatro giapponese. Il suo Super Premium Soft Double Vanilla Rich, ambientato in un ipermercato allude con humor nero allo speciale consumismo giapponese. Mentre il drammaturgo inglese Martin Crimp nel suo Dans la République du bonheur avvicina la globalizzazione a una forzata dittatura del benessere. Molta carne al fuoco dunque per una rassegna che oltre a Torino arriva anche a Moncalieri e Pecetto: per il programma completo vedete qui.

Ma il Festival non è solo teatro, completano il programma una rassegna di film organizzati dal Museo Nazionale del Cinema a corollario delle proposte in cartellone e la serie di incontri "mezz’ora con", faccia a faccia tra artisti e pubblico al termine degli spettacoli.

Festival delle Colline Torinesi

XIX edizione

1-22 giugno 2014

Immagine in apertura: Still Life di Ricci/Forte.

In chiusura: Francamente me ne infischio, di Antonio Latella. Foto Brunella Giolivo.

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