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INSIDE OUTSIDE

Idee per il futuro

In programma da oggi e fino al 15 novembre a Udine e dal 22 al 28 ottobre a Napoli, il Future Forum propone incontri, conferenze e workshop alla ricerca di visioni e pre-visioni di futuro nell’economia, nella società e negli stili di vita.

21 October 2014

Più che una crisi stiamo vivendo un vero e proprio cambio d’epoca, e per uscirne bene servono nuove idee. Se il sistema sta fallendo è infatti perlopiù perché non sa cambiare, ma resta ancorato a modelli superati, mentre ciò che aveva successo 10 anni fa, non ha più appeal sul mercato di oggi. Di questo e di  tante altre visioni di futuro si discute al Future Forum, la rassegna che, giunta alla sua seconda edizione, quest'anno raddoppia anche la location, coinvolgendo accanto alle sede tradizionale di Udine (dal 21 ottobre al 15 novembre) anche Napoli (22-28 ottobre).

Come cambieranno lavoro, economia, saperi ed etica, tecnologia e trasferimento tecnologico, sanità e salute, gusti e alimentazione, città, turismo? Questi i macrotemi affrontati nelle due città, accanto alla presentazione di ricerche, esperienze, scoperte e cambiamenti che si prevede modificheranno le nostre vite nei prossimi vent’anni. E se a detta di Carsten Beck, economista del Copenhagen Institute for Future Studies, "una delle sfide del futuro è l’innovazione in campo lavorativo e formativo", Giovanni Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Udine, sottolinea come "L’eccezionalità della crisi e del cambio epocale richieda coraggio di innovazione da parte delle singole imprese, confronto internazionale tra modelli produttivi, capacità di guardare oltre il presente, per pre-vedere e quindi prepararsi alle nuove sfide che la globalizzazione e i mercati continuamente pongono".

Oltre 40 i relatori presenti, tra cui, solo per citarne alcuni, l’editorialista del Financial Times Peter Marsh, l’esperto di big data dell’Università di Oxford Viktor Mayer-Schönberger, Peter Bishop del Center for Houston’s Future per “Una scuola future oriented”, e ancora l’economista e direttore dell’OCSE Sergio Arzeni con Marco Orioles dell’Università di Udine e Jay Mitra dell’Università di Essex.

Sette sono i temi trattati, dagli Scenari di futuro, che si interroga su Chi sarà l’homo novus del 2034? In quante dimensioni potrà abitare contemporaneamente? Secondo quali modelli relazionali potrà agire? Saremo tutti periferie di qualcos’altro o servi-meccanismi di servi-meccanismi? Al Lavoro e impresa per sapere quali saranno le professioni del futuro, piuttosto che quante professioni dovrà gestire ogni persona contemporaneamente. Ancora si discuterà delle Città del futuro, di Salute, cibo e nutrizione, di come si evolveranno le nanotecnologie e del loro impatto sulle nostre vite, e di Turismo e industrie creative, per indagare il turismo tra mezzo secolo e verificare se sarà virtuale o esperienziale, fino a chiedersi se le industrie creative saranno la manifattura dell’anima o la vera novità economica del secolo. Tra i temi cardine non poteva mancare la scuola del futuro, ovvero la Trasmissione dei saperi, per capire cosa dovrà sapere e poter fare il professore tra 20 anni, fino ad arrivare al Mare, come nuova terra di frontiera, con i porti che diventeranno ponte e motivo di collaborazione tra nord e sud del mondo. Qui il programma completo.

Insomma tanti sono i temi al vaglio, come  a rispondere a interrogativi che provengono da più parti, dal momento che, come spiega lo stesso project manager di Future Forum: Renato Quaglia "Oggi è sempre più diffusa la necessità di sviluppare nelle città un dibattito internazionale sui cambiamenti che stanno modificando i modelli a cui ci siamo abituati negli ultimi decenni, ma di cui oggi capiamo il superamento".

Future Forum

Seconda edizione della rassegna dedicata al futuro e all’innovazione

Udine, 21 ottobre-15 novembre 2014

Napoli, 22-28 ottobre 2014

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