DI Filippo Spreafico
26 November 2014
Molti di noi se la ricorderanno come una meta inevitabile durante il periodo delle elementari, e per questo forse è ricordata con una certa aria di sospetto e rassegnazione. Eppure il Museo Egizio di Torino è ancora oggi uno dei gioielli museali italiani, addirittura l’unico museo al mondo, insieme a quello del Cairo, a essere interamente dedicato all’arte e alla cultura dell’Antico Egitto. Una collezione di tesori sterminata, quasi 33.000 reperti di cui però solo una piccola parte è accessibile al pubblico: alcune opere sono infatti precluse a causa delle ridotte possibilità espositive, mentre altre hanno un valore puramente scientifico e sono quindi oggetto di costante studio e analisi da parte di egittologi di tutto il mondo.
Per risolvere questi problemi di esposizione, ma anche per permettere al museo di togliersi di dosso quest’aria affascinante ma forse un po’ troppo polverosa e datata per le nuove generazioni, da circa 5 anni tutta l’area è oggetto di una radicale trasformazione, che porterà nella primavera del 2015 alla ri-nascita di uno spazio tutto nuovo, dove il patrimonio museale straordinario possa essere finalmente valorizzato come merita.
La Fondazione Museo Delle Antichità Egizie di Torino ha infatti promosso un’imponente opera di rifunzionalizzazione del Palazzo dell’Accademia delle Scienza, fin dal '600 la sede del Museo: l’opera permetterà di raddoppiare gli spazi espositivi, passando dai 6.500 mq attuali agli oltre 12.000 di fine progetto, grazie allo spostamento della Galleria Sabauda.
L’obiettivo è quello di allineare il Museo agli standard internazionali di accoglienza, fruibilità e servizi. La ristrutturazione e la riqualificazione delle aree daranno maggiore respiro ai reperti, anche grazie a nuovi suggestivi allestimenti delle tre aree cardine della struttura, ovvero Ipogeo, la celebre Tomba di Kha e Statuario.
Con l’inaugurazione fissata per aprile 2015, il Piano Ipogeo (una struttura sotterranea di 1000 mq che presenta oggi un percorso temporaneo) diventerà l’area di accoglienza con biglietteria, shop e aule didattiche: il percorso museale vero e proprio partirà invece dal secondo piano seguendo un ideale “percorso di risalita del Nilo” ideato e allestito dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti. Le opere di rinnovamento sono frutto di un accordo tra Comune di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.
Nonostante cantiere e lavori in corso, il Museo non ha mai chiuso: è infatti sempre possibile visitare l'esposizione "Immortali. L’Arte e i Saperi degli antichi Egizi" che raccoglie una selezione di capolavori e imperdibili reperti all'interno di un percorso cronologico molto ampio.
Per scoprire il nuovo aspetto del Museo Egizio di Torino non ci resta che aspettare il 1° aprile, quando finalmente si chiuderà il cantiere e si alzerà il sipario di questa nuova era.
Inaugurazione 1° aprile 2015
Museo Egizio di Torino
Via Accademia delle Scienze, 6
Per approfondire il progetto di ristrutturazione visita compagnia.egizio2015.it.
In apertura l'attuale allestimento "Immortali".