DI Angela Calabrese
02 March 2016
Viene inaugurata il 2 marzo la personale del pittore cremonese Guido Buganza Quaderni Milanesi, in mostra fino al 25 marzo presso la Galleria d’arte contemporanea Eroici Furori di Via Melzo. Nei suoi dipinti l’artista raffigura il Diurno Venezia con gli oggetti d’arredo al suo interno, dalle sedie da barbiere ai bagni, dalle vasche ai lavandini e non solo.
Cos’era il Diurno Venezia? Era un elegante e funzionale centro servizi per viaggiatori, progettato da Piero Portaluppi, realizzato tra il 1923 e il 1925 e inaugurato ufficialmente il 18 gennaio 1926. Nel 2006, dopo decenni di abbandono, la struttura viene definitivamente chiusa per poi essere presa in custodia dal FAI con lo scopo di riportarla all’antico splendore e questa mostra altro non è che il primo di una serie di eventi che, con i loro proventi, daranno vita all'opera di restauro.
Nei dipinti in esposizione Guido Buganza immortala ciò che è attualmente questo luogo così affascinante e ricco di storia nel cuore del capoluogo lombardo: sedie vuote, lavandini, una vasca, tutto a documentare frammenti di memoria e il vuoto lasciato dall’assenza e dall’abbandono. Prospettive che permettono agli spettatori di immaginare una città che non c’è più.
Un salto nel passato, una Milano da ricordare quindi, in una personale che ha come titolo un chiaro riferimento a un grande scrittore milanese del Novecento, Carlo Emilia Gadda, al quale Buganza dedica anche una delle opere esposte. La mostra è patrocinata dalla Delegazione FAI meneghina a cui sarà devoluto parte del ricavato dalla vendita dei quadri per sostenere le spese dei lavori di restauro. L'obiettivo è restituire al capoluogo lombardo un pezzo importante della sua storia: il Diurno Venezia.
Quaderni Milanesi di Guido Buganza
2 – 25 marzo 2016
Galleria d’arte Gli Eroici Furori
Via Melzo, 30 Milano