Loading...

INSIDE OUTSIDE

Piano City alla Fondazione Prada

In occasione di Piano City Milano, la Triennale e la Fondazione Prada ospiteranno una serie di concerti incentrati sul Novecento italiano, un secolo di rottura, ma anche di recupero delle radici.

17 May 2018

Da venerdì 18 a domenica 20 maggio, il fitto programma di Piano City Milano  riempirà di note gli edifici, le piazze e i cortili del capoluogo lombardo, con centinaia di concerti dedicati a quello che in molti considerano il re degli strumenti. All’interno della rassegna, ampio spazio sarà dedicato al Novecento italiano, con una serie di eventi ospitati dalla Triennale di Milano e dalla Fondazione Prada.

La Triennale di Milano darà spazio, sabato 19, alle 11.30 a Lorenzo Bevacqua e Naomi Tistarelli, con musiche di Chopin, Clementi, Martucci e Rachmaninov; alle 14 al Duo Miroirs con un omaggio a Daniele Lombardi; alle 16.30 ad Andrea Rebaudengo con le musiche di Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi.

Ma il vero epicentro dell’omaggio al Novecento sarà, domenica 20, la Fondazione Prada, che già sta ospitando, fino al 25 giugno, la mostra Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943, dedicata all’arte tra le due Guerre Mondiali. Risulta naturale, allora, che la Fondazione ospiti nei giorni di Piano City i suoni di questo secolo così complesso e frammentato.

La location, del resto, non è affatto casuale. La sede milanese della Fondazione Prada, situata in Largo Isarco, simboleggia in maniera perfetta la tendenza propria del Novecento di innovare, rompere con il passato, ma al tempo stesso di recuperare le radici, se necessario “remixarle” per adattarle al contesto contemporaneo e fonderle con il nuovo.

La sede progettata dallo studio OMA di Rem Koolhaas combina infatti degli edifici preesistenti, risalenti agli anni dieci del Novecento, a tre nuove costruzioni: il Podium, il Cinema e la nuovissima Torre. Il passato dell’antica distilleria da cui è stato ricavato lo spazio si combina così con una serie di forme moderne e innovative. La rottura c’è, ma anche il recupero e l’armonizzazione.

Ecco quindi alle 11 il concerto di Gilda Buttà e Victoria Terekiev dedicata alla cosiddetta “generazione dell’Ottanta” formata da icone musicali come Alfredo Casella e Ottorino Respighi. Alle 12.30 tocca invece a Enrico Intra con Il Jazz in Italia, esibizione dedicata alla reinterpretazione “tricolore” del genere musicale nato oltreOceano. Alle 14 è il turno di Emanuele Torquati con Ponti immaginari tra Europa e America. Per finire, alle 15.30 Anna D’Errico dedicherà il suo pianoforte alle musiche di Debussy e Oppo.

Ascoltando i virtuosi in cartellone alla Triennale e alla Fondazione Prada, risulterà ancora più evidente a un orecchio attento come il Novecento abbia sì rivoluzionato moltissimi ambiti culturali, musica in primis, segnando l’ingresso di nuovi linguaggi e archiviando le passate esperienze artistiche, ma lo abbia fatto tenendo bene in mente – magari per stravolgerle – le lezioni dei maestri passati.

Piano City Milano

Novecento italiano

sabato 19 maggio

Triennale di Milano

viale Alemagna 6

domenica 20 maggio

Fondazione Prada

Largo Isarco 2

In apertura Enrico Intra.

ARTICOLI CORRELATI


Iscriviti alla nostra newsletter
Utilizziamo i nostri cookies, e quelli di terzi, per migliorare la tua esperienza d'acquisto e i nostri servizi analizzando la navigazione dell'utente sul nostro sito web. Se continui a navigare, accetterai l'uso di tali cookies. Per saperne di più, consulta la nostra Politica sui Cookies.