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LIFESTYLE

Libri in quartiere

I librai, specie quelli di quartiere, non hanno dubbi: “Anche se resta un azzardo, è uno dei mestieri più belli del mondo”. Tutti mirano a risvegliare con passione il gusto per la pagina scritta: perché poi i libri,“se sono buoni, fanno aprire altri libri”.

DI Marilena Roncar

30 May 2014

“Il mondo è grande e bello, ma è molto offeso. Perché tutti soffrono ognuno per se stesso”. A questa suggestione di Elio Vittorini deve il nome la Libreria del Mondo Offeso, prima tappa di un viaggio perlustrativo attraverso le librerie di quartiere meneghine. Anche se poi, altri motivi per la presunta “offesa del mondo” si recuperano facilmente passando in rassegna i dati annuali sui lettori in Italia: nel 2013 sono scesi dal 46 al 43 per cento, mentre la fascia d’età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni. Stando ai numeri, pare infatti che leggere ci costi oggi quasi la stessa fatica che mettersi a lavorare in hangover la domenica mattina. Tuttavia la ricetta per curare il mondo offeso di certo l’hanno trovata nell’omonima libreria di via Cesariano, dove basta entrare per capire come i libri riescano a mettere in moto incontri, pensieri e immaginazione. E se sopraggiunge un languorino, niente paura: si può soddisfare grazie all’angolo caffetteria-bistrot, attivo con proposte a km zero per colazione, pranzo cena o aperitivo.

Al 101 di via Savona si trova invece la Gogol & Company, che altro non è se non la realizzazione del sogno decennale di un gruppo di amici, e scusate se è poco. “Volevamo aprire una libreria – ci spiega Danilo, uno dei fondatori – dove si potesse trascorrere del tempo e magari tornare”. E in effetti alla Gogol & Company, che già dal nome dichiara il proprio tributo alla mitica Shakespeare and Company di Parigi, si può prendere un caffè, mangiare, fermarsi a leggere o a lavorare sfruttando il Wi-Fi. “È uno spazio che ha nello slow food e nella letteratura slow (lavoriamo solo con cataloghi indipendenti), i due cardini fondanti”. E l’idea era di quelle buone, dato che in breve la libreria (aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9 alle 22) è diventata un “presidio culturale e sociale del quartiere, una sorta di polmone che non smette mai di respirare”.

È cominciata appena due anni fa, invece, l’avventura di Hellisbook, in via Piero della Francesca e tutto grazie a Elisabetta. Una laurea in farmacia, esperienze lavorative in tutt’altri ambiti e un’idea fissa da sperimentare circa il potere medicamentoso dei libri, che sono insieme "meditazione e socialità”. Da qui l’esigenza di diventare un riferimento per il quartiere e a sentir snocciolare le iniziative organizzate, viene da pensare che la missione si stia compiendo al meglio.

Un indubbio riferimento per la zona, in via Albertini, in piena Chinatown, è senza dubbio anche la libreria 6 Rosso, che tra le varie proposte seleziona libri e pubblicazioni in cinese per grandi e piccoli.

Non è proprio di quartiere, ma è senz’altro una libreria indipendente dove mettere il naso almeno una volta, quella dello Spettacolo di via Terraggio. “La libreria è una passione e una follia”, racconta Maria Cristina, la proprietaria, che è già uno spettacolo di per sé quanto a passione, cura e aneddoti, come quello del mancato riconoscimento del regista François Truffaut. La sua è una delle prime librerie specializzate: “35 anni fa non esisteva nulla del genere – sottolinea – ma io ho fatto di testa mia e ho seguito il consiglio di Franco Parenti che mi diceva: devi solo insistere. Guarda me, ho una voce bruttissima, ma volevo fare l’attore, ho insistito e ci sono riuscito. E così è stato. Certo economicamente è quasi un’utopia, ma il lavoro è molto gratificante”.

Della stessa idea, quanto a gratificazione, devono essere anche i Corraini, che da 40 anni gestiscono librerie, tra cui quella al 17/5 di via Savona, dove le proposte spaziano tra design, arte e illustrazione. Altrettanto ricercati sono i libri proposti da 10 Corso Como, che quest’anno, secondo una classifica della BBC, è entrata a far parte delle 10 librerie più belle del mondo. Ma queste sono altre storie.

Per tornare al nostro viaggio, invece, non potevamo che chiuderlo con la (di nome e di fatto) Libreria di Quartiere di viale Piceno 1, aperta nel 2003 da Marco e Gianluca, già librai da una vita. “Volevamo recuperare il concetto di libraio vecchio stile fatto di consigli e prenotazioni, ma anche di efficienza e velocità tecnologica”, ci confessa Gianluca, che però subito dopo precisa: “E comunque vale tutto, da Amazon, al megastore, al supermercato (anche se questo lo dice con un po’ di morte nel cuore, si capisce, NdR). L’importante è che si legga, perché una società di persone che legge, è migliore di una di non lettori”. Non ci sono scuse.

In apertura immagine della Libreria Corraini 121 + di via Savona 17/5.

In chiusura interno della libreria Gogol & Company in via Savona 101.

www.libreriadelmondooffeso.it

www.gogolandcompany.com

www.hellisbook.it

www.6rosso.it

www.libreriadellospettacolo.it

www.corraini.com

www.libreriadiquartiere.it

 

Articolo pubblicato su Club Milano 20, maggio – giugno 2014. Clicca qui per scaricare il magazine.

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