DI Samantha Colombo
03 March 2015
Berlino, per sua stessa natura, come poche altre città è in grado di celebrare la creazione, di guardare al passato come punto di partenza per un futuro in continuo divenire. E, tra le decine di appuntamenti quotidiani che vanno dalla musica alle arti figurative, senza confine di genere ed espressione, dal 6 al 15 marzo è presente l’omaggio della Berlineer Staatsoper ad Alban Berg. L’opera berlinese celebra infatti il 130° anniversario della nascita del compositore austriaco e lo fa portando sul palco le sue due opere e presentando due concerti.
Oggi, tratteggiare l’opera di Alban Berg come una delle più incisive del secolo scorso, la cui influenza ovviamente continua, sarebbe semplicistico. Vissuto a cavallo tra due secoli, assorbe il languore romantico della fine dell’Ottocento accanto a una straordinaria spinta verso la modernità, combinate in opere dove i contrasti dei sentimenti fanno da padroni e si esprimono attraverso la forza del linguaggio musicale, duttile e incisivo.
La vocazione alla libertà espressiva di Berg si fa via via sempre più ampia, la forza espressiva emerge tramite la dissonanza, avviene il progressivo abbandono della tonalità che culmina abbracciando la dodecafonia, come nella Lyrische Suite. Un cammino che Berg non intraprende certo in solitaria, ma nel contesto di quella che viene definita la seconda scuola viennese e che vanta tra le sue fila nomi quali Anton Weber e Arnold Schönberg (quest’ultimo, non a caso, ideatore e teorizzatore della tecnica dodecafonica).
Quest’anno, sul palco di Berlino, tornano le due opere di Berg: Wozzeck, rappresentata per la prima volta proprio nella capitale tedesca nel 1925 e ispirata alle visioni pucciniane, e la seducente e folle Lulu tratta dalle opere del drammaturgo Frank Wedekind. A dirigere l’orchestra Daniel Barenboim (che abbiamo già incontrato con il suo Fidelio alla Scala). Accanto a lui, la sapiente regia del tedesco Andrea Breth.
Una postilla: Daniel Barenboim, tra i numerosi impegni berlinesi del mese, sarà sul podio a dirigere per la Staatsoper anche due classici come il Machbeth di Giuseppe Verdi e il Parsifal di Richard Wagner.
Di seguito, il programma della Berliner Staatsoper in onore di Alban Berg:
Venerdì 6 e 13 marzo, alle 19:30: Wozzeck
Sabato 7 e 14 marzo, alle 19:30: Lulu
Domenica 8 marzo, alle 16:00: Special Concert Alban Berg con Anna Prohaska e Thomas Hampson; il 15 marzo con Yefim Bronfman e Pinchas Zukerman, solista in un concerto di musica da camera con piano, violino e 13 fiati.
Sempre domenica 8 marzo, Daniel Barenboim dirigerà la Philarmonie alla Staatskapelle di Berlino, alle 16:00, per tre opere di Alban Berg: Sieben frühe Lieder, l’aria da concerto Der Wein e i Drei Orchesterstücke, op. 6.
Per informazioni: www.staatsoper-berlin.de
Immagine in apertura di K. Josch/AFP.