DI Antonella Armigero
27 March 2015
La prima edizione si è celebrata nel 2007 a Sidney e da allora anno dopo anno i sostenitori dell’Ora per la Terra si sono moltiplicati, formando anche visivamente una grande onda che attraversa parti opposte del globo, unendosi per dare il proprio contributo alla salvaguardia del nostro ecosistema.
Il 28 marzo il WWF invita tutti a spegnere simbolicamente le luci di case, uffici, negozi e monumenti dalle 20.30 alle 21.30. Un’ora d’amore da dedicare alla Terra, per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici.
Le emissioni di gas serra stanno infatti aumentando più rapidamente del previsto, ripercuotendosi sul riscaldamento globale, che se non viene arrestato avrà effetti catastrofici sul nostro Pianeta.
Evitare l’innalzamento dei mari, la siccità, le alluvioni e tutte le altre conseguenze dirette o indirette del riscaldamento del globo non è un cammino facile, ma qualcosa è fattibile. Come possiamo sovvertire quest'inarrestabile discesa? Innanzitutto chiedendo ai governi e alle aziende di prendere più seriamente queste minacce e accelerare i provvedimenti a tutela del clima, favorendo l’abolizione dei combustibili fossili, promuovendo nuovi modelli produttivi più sostenibili, adottando insomma misure reali contro l’innalzamento dei gas serra.
Earth Hour ha come obiettivo proprio portare l’attenzione su queste problematiche, e quest'anno lo fa anche seguendo lo slogan: "Use your power", nella versione italiana “L’Energia più potente sei tu!” per ricordarci che anche noi possiamo fare molto per far diventare il clima una priorità.
Per il 2015 l’Ora della terra avrà inoltre una testimonial d’eccezione, l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che dalla stazione spaziale internazionale ha già lanciato l’invito a spegnere le luci, pubblicando la sua foto con il cartello “Change climate change”. Così come per M’illumino di meno, sarà un’altra volta Astro Samantha ad avere una visione privilegiata e a scattare la foto che dovrebbe testimoniare la partecipazione di molti a Earth Hour 2015.
L’Italia dà il suo contributo spegnendo i monumenti delle maggiori città, come il Colosseo, l’Arena di Verona, il Castello Sforzesco, il Maschio Angioino e molti altri da nord a sud della Penisola.
Oltre a questo sono in programma più di 300 eventi promossi dalla Presidenza della Repubblica e dalla Marina Militare Italiana, con le tante amministrazioni e sovraintendenze comunali.
E se Milano non solo lascia al buio il Castello Sforzesco, ma coinvolge i cittadini con trampolieri, danzatori di capoeira e spettacoli in largo Cairoli, a Venezia è prevista una camminata da Piazzale Roma fino a Piazza S. Marco a lume di candela, mentre Roma spegnerà anche i luoghi di culto delle principali religioni: San Pietro, la Moschea e la Sinagoga.
Sono previsti laboratori didattici per le scuole a partire dalle 14.00 e arte a Napoli, che per l’occasione presenterà l’installazione “Un cielo di Limoni” dell’artista Ennio Bertrand composta da Led alimentati da succo di agrumi. A Palermo gli attivisti del WWF esporranno in Piazza Settimo, davanti al Teatro Politeama manifesti e striscioni, ad aiutarli a coivolgere i cittadini i giovani artisti che regaleranno un divertente spettacolo danzante.
Localizzare gli eventi previsti nelle diverse citta italiane e soprattutto raggiungerli con i mezzi pubblici sarà più facile grazie all’applicazione MOOVIT, uno dei partner dell'iniziativa.
In soccorso della terra arrivano anche i Social Network: si possono infatti condividere con tutti i propri contatti su Facebook, Twitter e Instagram le più belle foto dallo spegnimento della propria città usando l'hashtag #unoralbuio e #EarthHour.
Ma l’Ora della Terra anticipa di poco l’altro grande appuntamento con il clima e le tematiche ambientali, ovvero Earth Day, la Giornata mondiale della Terra che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile.
Immagine d'apertura il Colosseo nell'edizione Earth Hour 2014.
28 marzo dalle 20.30 alle 21.30