21 December 2017
Posto che anche l’utilità è un concetto relativo e che per chi ha già molto l’asticella si sposta sempre più su, i destinatari dei regali di Natali – e noi stessi quando è il nostro turno di incassarli – sono molto più esigenti di un tempo in fatto di elettronica di consumo e tecnologia in genere. Oggi sono davvero molte le opportunità che abbiamo di confrontare i prodotti, le loro “specifiche” e i prezzi finali a monte dell’acquisto, sia che questo avvenga in un negozio fisico, sia che l’intero processo si svolga online. Il brand, a parità di contenuto hi-tech, è ancora una referenza preziosa, non tanto per un fatto di abitudine o “fedeltà” (se ieri era una sorta di cambiale in bianco, oggi sono pochi i tecno-fan di stretta ortodossia), quanto per l’assistenza post-vendita che in genere i grandi marchi sono ancora in grado di fornire.
Al di là della novità assoluta, che quando si materializza apre un mercato e fa tendenza, quello che cercano i nuovi consumatori consapevoli è il prodotto maturo, ergonomico ed equilibrato, con un buon rapporto qualità-prezzo. Anche nella gamma del lusso, l’unica in teoria dove lo scontrino sembrerebbe l’ultimo dei problemi. Pretendono inoltre un’estetica più che curata, funzionalità avanzate e una facilità d’uso a prova di lazy boy (o lazy girl), si tratti di laptop, fotocamere digitali ben equipaggiate anche per il video, smartphone con qualche feature in più (o in meno, a seconda dei punti di vista), cuffie di ogni sorta, televisori high-end, ma anche kit per la domotica fai da te, deumidificatori intelligenti, speaker wireless, servizievoli robottini domestici, cardiofrequenzimetri e altri dispositivi indossabili, a braccialetto, sempre più evoluti e comunicativi… L’elenco è lungo, urge una short list. Cosa ci serve davvero?