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LIFESTYLE

Tra le linee di Sol LeWitt

La quattrocentesca Fondazione Carriero presenta Beetween the Lines, il progetto espositivo curato da Francesco Stocchi con la collaborazione dell'architetto Rem Koolhaas che fino al 23 giugno ripercorre la carriera dell'artista statunitense Sol LeWitt.

DI Alessia Delisi

25 January 2018

La Fondazione Carriero, che ha aperto le sue porte nel settembre 2015 e che ha sede all'interno di Casa Parravicini, nella zona di San Babila, è uno dei pochi edifici di Milano risalenti al Quattrocento. Interamente costruita in mattoni di cotto, la facciata spicca in contrapposizione allo stile rococò dell'adiacente Palazzo Visconti di Modrone, mentre gli interni furono riadattati nel 1991 da Gae Aulenti.

In questo contesto si colloca la mostra Between the Lines, dedicata a Sol LeWitt (Hartford, 1928 – New York, 2007) nel decennale della sua scomparsa e curata da Francesco Stocchi con la collaborazione dell'architetto Rem Koolhaas. Partendo dalla peculiarità degli spazi della Fondazione, l'esposizione intende così non soltanto offrire un punto di vista nuovo sulla pratica dell'artista statunitense, ma anche superare quella frattura che tradizionalmente separa l'arte dall'architettura.

È infatti il 1967 quando LeWitt pubblica sulla rivista "Artforum" il testo Paragraphs on Conceptual Art in cui conia il termine “concettuale” e sancisce il primato dell'idea sull'esecuzione, attribuendo maggior rilievo al concetto e al processo rispetto all’oggetto. Compito dell'artista è quindi formulare il progetto, laddove sua esecuzione può essere affidata a chiunque. Questa idea avvicina la figura dell'artista a quella dell'architetto che crea un progetto per un edificio, ma poi delega ad altri la sua effettiva produzione.

In mostra 7 Wall Drawings, 15 sculture, tra cui Complex Form e Inverted Spiraling Tower, e la serie fotografica Autobiography che ripercorrono l'intero arco della carriera di LeWitt e che non possono essere considerate né sculture, né opere pittoriche, né strutture architettoniche. Si tratta piuttosto di forme inserite nello spazio, a metà tra bidimensionalità e tridimensionalità, perché se da un lato rivelano il loro attaccamento all'immagine piatta, dall'altro sembrano sfidare le leggi di gravità. La loro regolarità geometrica le rende trasformabili in pattern e replicabili in un numero infinito di forme bianche, nere o colorate. Incuranti dell’ambiente e delle sue caratteristiche, attraversano porte e pareti senza essere condizionate dalla specificità del luogo in cui si sviluppano.

L’opera di LeWitt si permea quindi dello spazio espositivo, ma non è necessariamente pensata per esso. In questo modo tuttavia rivela un nuovo spazio metafisico fatto di idee che rimodella le sale della Fondazione, proponendo una nuova armonia tra la superficie bidimensionale e la figura tridimensionale.

Sol LeWitt Between the lines

fino al 23 giugno 2018

presso Fondazione Carriero

via Cino del Duca 4 – Milano

orario: da martedì a domenica dalle 11 alle 18

ingresso: libero

www.fondazionecarriero.org

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