Pietro Biancardi, editore di Iperborea, racconta I Boreali, festival di cui è ideatore e organizzatore. Un’istantanea del mondo nordico attraverso un’esplorazione dei diversi ambiti artistici e culturali del Nord Europa: letteratura, cinema, musica e laboratori.
DI CLAUDIA CARAMASCHI
29 April 2022
Prende vita a Milano, da venerdì 29 aprile fino a domenica 1° maggio, l’ottava edizione de I Boreali, il più grande festival italiano dedicato completamente alla cultura del Nord Europa, ideato e organizzato dalla casa editrice Iperborea, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio del Comune di Milano.
Un susseguirsi, sia in presenza che in live streaming, di incontri letterari e approfondimenti con grandi autori del Nord Europa tra i quali Matheus Deen, Vigdis Hjorth, Frank Westerman, Bjorn Larsson, Tom Malmquist. Anche il cinema, al Cinemino con le proiezioni di Scompartimento N.6 - In viaggio con il destino (2021) e Lamb (2021), come la musica, i laboratori per i bambini e il tradizionale Nordic Brunch arricchiscono la manifestazione che dalla città meneghina si sposterà a fine maggio a Urbino, in occasione del festival Urbino e le città del libro. Abbiamo incontrato Pietro Biancardi, ideatore e organizzare de I Boreali.
Nasce parecchi anni fa dall’esigenza e dalla curiosità di esplorare altre culture del Nord. Era l’anno 2014 quando prese avvio la prima edizione che poneva al centro gli autori della cultura e letteratura nordica, attraverso un’esplorazione multidisciplinare artistica.
Dopo un’edizione annullata e una interamente online, è il ritrovarsi e il ritrovare la presenza che contraddistingue l’edizione 2022. Ci piacciono molto le sinergie e le collaborazioni con altre case editrici, con librerie, con altre manifestazioni per arrivare a uno sguardo approfondito e complessivo sulla cultura nordica coinvolgendo anche, per esempio, quella olandese e quella islandese.
Ha mantenuto la stessa formula, mentre sono cambiate le dimensioni: da una manciata di incontri, di autori, di eventi ad alcune decine. Anche lo spirito è quello originario, improntato cioè a un momento di accoglienza e di scambio. È sempre piacevole l’interazione con il pubblico di lettori e non lettori.
Le premesse sono buone, se ne sta sparlando molto, e la risposta che mi aspetto è quella di un entusiasmo diffuso.
Che si possa continuare a organizzare un festival di qualità e per molte edizioni. E che Milano possa continuare a fare da traino per la sua diffusione in altre città, anche di più ridotte dimensioni e magari verso Sud.
I Boreali Nordic Festival 2022
29 aprile – 1° maggio
Teatro Franco Parenti e Il Cinemino
Via Pier Lombardo 14 | via Seneca 6, Milano