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MUSICA

Eugenio Finardi

Tutto un mosaico di temi e sentimenti

Ha attraversato decenni di musica passando dal rock all’introspezione, dal blues al teatro musicale. Oggi torna con il suo ventesimo – e, con ogni probabilità, ultimo – album di inediti, Tutto. Un disco sorprendente, coraggioso e profondamente contemporaneo. Un ritorno potente, meditativo, pieno di energia…

DI PAOLO CRESPI

09 May 2025

A undici anni dall’ultimo disco di inediti (Fibrillante) e a cinquanta dal primo (il sorprendente Non gettate alcun oggetto dai finestrini), a suggello di una carriera splendida, in cui ha frequentato tutti i territori della parola e del suono, Eugenio Finardi, classe 1952, ha appena presentato nella sua Milano un album nuovo di zecca, dal titolo programmatico Tutto. Sono unidici pezzi che hanno in comune il timbro inconfondibile dell’autore di evergreen come Extraterrestre, La radio o Musica ribelle e il sound del fido Giovanni “Giuvazza” Maggiore, il musicista che lo affianca da molto tempo, collaborando anche ai testi. Li ascolteremo a partire da oggi, in digitale, cd e vinile, e nel ricco tour estivo (da non perdere la data del 9 luglio al Castello Sforzesco).

Tutto è un album molto “raccontato”, in cui affronti senza reticenze e con uno sguardo totalizzante i grandi temi politici, sociali ed esistenziali di oggi. Com’è nato e da cosa ti sei fatto ispirare?

Guardando Get back, il famoso docufilm sui Beatles, sono rimasto colpito in particolare dalla loro meticolosa “etica del lavoro”: trovarsi tutti i giorni in studio, all’ora stabilita, per scrivere una nuova canzone. Così, per otto mesi, ci siamo trovati ogni santo giorno nel mio studio personale tra le risaie intorno a Milano, provando a sfidare gli automatismi e le scorciatoie dell’intelligenza artificiale generativa.

E come?

Usando tutto il nostro bagaglio di tecnica, cultura ed esperienza musicale e giocando con tempi, ritmi e armonie inusuali, impossibili da delegare, almeno per ora, a strumenti come Suno, l’applicazione che permette a tutti, in teoria, di creare musica dal nulla e lanciarla sul mercato.

In teoria… e in pratica? Cosa ci riserva quel Futuro che è anche il titolo del singolo che esce abbinamento a un video musicale in cui fai cantare un Finardi d’antan con il labiale del brano di oggi?

In pratica immagino (mi auguro) che la tecnologia ci sedurrà sempre di più ma non ci dominerà con violenza come in tutte le narrazioni distopiche. E in campo musicale l’opera d’arte originale sarà magari quella che un artista riuscirà a generare formulando il “prompt” – cioè l’istruzione – più creativo. Ma è un futuro che non mi riguarda. Quello che invece mi riguarda, come uomo, è la visione, l’idea di qualcosa che trascenda la miseria di un presente del quale francamente mi vergogno, specie pensando al mondo che lasceremo in eredità.

Surfando fra i bellissimi testi ce n’è più d’uno che parla del rapporto con i figli e con le nuove generazioni. Passaggio del testimone o patto generazionale?

Come dico in un brano a cui tengo molto, La battaglia, “quando vedo un genitore e un figlio… vedo la lotta di entrambi per l’indipendenza, e quella per ritrovare un contatto”. D’altra parte, forse è questa la prima volta nella storia in cui sono i figli, nativi digitali, a insegnare a noi genitori l’uso degli strumenti hi-tech che abbiamo contribuito a creare ma che non sappiamo più usare fino in fondo.

In Francesca sogna, featuring Pixel, il dialogo è addirittura familiare…

Sì, Pixel è il nome d’arte di mia figlia Francesca, che per la prima volta canta con me in un mio pezzo. Lei scrive cose sue ma per ora si è scelta un ruolo diverso dietro le quinte, come manager di altri artisti. E intelligentemente non vuole presentarsi come “figlia di”, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso.

A cinquant’anni dagli esordi che bilancio fai del tuo percorso?

Dal punto di vista del “marketing” posso dire che sarei un ottimo caso di studio: ho commesso tutti gli errori possibili e immaginabili. Ma sono ancora qui, felice di aver percorso in lungo e in largo le praterie della canzone d’autore e di farlo ancora in quello che forse, realisticamente, sarà ricordato come il mio ultimo disco. Ma intendiamoci, di inediti…

Eugenio Finardi nuovo album Tutto

Eugenio Finardi, Tutto

Tracklist Vinile

Lato A: 01-06
Lato B: 07-11

LATO A

01 - Futuro (03:07)

02 - Bernoulli (03:01)

03 - Tanto Tempo Fa (03:31)

04 - La Battaglia (04:00)

05 - Francesca Sogna ft. Pixel (03:06)

06 - Onde Di Probabilità (02:36)

LATO B

07 - I Venti Della Luna (03:52)

08 - La Mano Di Uno Che Sa (04:20)

09 - Massiccio Attacco Di Panico (01:58)

10 - Pentitevi (04:22)

11 - La Facoltà Dello Stupore (04:48)

Tracklist CD e Digitale

01 - Futuro (03:07)

02 - Bernoulli (03:01)

03 - Tanto Tempo Fa (03:31)

04 - La Battaglia (04:00)

05 - Francesca Sogna ft. Pixel (03:06)

06 - La Mano Di Uno Che Sa (04:20)

07 - Onde Di Probabilità (02:36)

08 - I Venti Della Luna (03:52)

09 - Massiccio Attacco Di Panico (01:58)

10 - Pentitevi (04:22)

11 - La Facoltà Dello Stupore (04:48)

 

 

In apertura, Eugenio Finardi. Foto di Fabrizio Fenucci

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