Dall’omaggio di Brizzi a Tondelli fino al ritorno in libreria di Anne Tyler, passando per giovani rivelazioni internazionali, saggi e qualche imperdibile titolo di cucina perfetto per la stagione. Ecco una selezione curata dei migliori libri da leggere per affrontare l’autunno 2025 con nuove storie
DI SIMONE ZENI
08 October 2025
Con SuperTondelli, Enrico Brizzi rende omaggio a Pier Vittorio Tondelli nel settantesimo anniversario della sua nascita, tracciando un ritratto appassionato e sincero di una figura che ha rivoluzionato la narrativa italiana. Nato a Correggio nel 1955, in una provincia ancora legata alle tradizioni del dopoguerra, Tondelli cresce tra dialetto, giornali al bar e profumo di pane, ma sogna già mondi lontani, lingue nuove, forme di espressione mai esplorate. Brizzi intreccia la sua esperienza personale di adolescente negli anni Novanta con l’eredità letteraria di Tondelli, simbolo di rottura, libertà e anticonformismo. SuperTondelli non è solo il racconto di una vita, ma il dialogo tra due scrittori uniti dalla stessa urgenza: raccontare il vero, dare voce all’invisibile, credere che anche dalla provincia più marginale possa nascere qualcosa di autentico e universale. Un libro che rilancia l’attualità dell’opera tondelliana e ne riafferma la potenza di ispirazione per le nuove generazioni.
In Tre giorni di giugno, Anne Tyler ci accompagna in un breve ma intenso viaggio all’interno di una famiglia sull’orlo del caos, nei giorni immediatamente precedenti a un matrimonio. Gail Baines, madre della sposa, si trova ad affrontare una serie di imprevisti che minano ogni certezza: niente promozione al lavoro, accuse di scarso coinvolgimento emotivo e il ritorno inaspettato dell’ex marito Max, che si presenta con una gatta sotto il braccio e nessun piano per il pernottamento. Mentre Gail prova a mantenere il controllo, la figlia Debbie scopre un segreto del futuro marito che potrebbe compromettere le nozze. Tra sarcasmo, fraintendimenti e vecchie ferite che riaffiorano, Tre giorni di giugno mette in scena una commedia umana che alterna leggerezza e profondità, mostrando come dalle crepe della quotidianità possano nascere nuove possibilità. Con la sua consueta maestria narrativa, Anne Tyler esplora i legami familiari, l’amore imperfetto e le seconde occasioni, regalando un romanzo brillante e pieno di umanità, capace di emozionare e far sorridere allo stesso tempo.
Con Il giardiniere e la morte, Georgi Gospodinov ci consegna un romanzo intimo e universale che scava nel cuore dei legami familiari e nella memoria collettiva. Al centro della narrazione c’è un figlio che assiste il padre malato, accompagnandolo con amore e dolore verso l’inevitabile. I ricordi si intrecciano al presente: il padre che cura il giardino, pota gli alberi, si prende cura della terra. Ma presto l’orizzonte si allarga, inglobando vicini, conoscenti, e un’intera Nazione (la Bulgaria) raccontata nella sua dignità silenziosa e nella sua povertà ostinata. Con il suo stile limpido e poetico, Gospodinov costruisce un mosaico di esistenze, dove ogni storia personale si fa tassello di un mondo più grande. Questo libro è molto più di un omaggio a un genitore: è una riflessione sulla fine, sull’eredità emotiva che ci portiamo dentro e sul ruolo che i padri hanno nel definire chi siamo.
In Funghi, Émilie Franzo ci guida in un viaggio culinario affascinante e ricco di suggestioni, alla scoperta del mondo misterioso e affascinante dei funghi. Abitanti discreti dei boschi, evocano atmosfere incantate e profumano di sottobosco e autunno. Ma, una volta raccolti, come trattarli? Come pulirli, cucinarli e conservarli al meglio? Questo volume risponde a tutte le domande che possono sorgere davanti a un cestino colmo di tesori del bosco. L’autrice, nota per il suo blog Plus une miette dans l’assiette, ci accompagna passo dopo passo nel riconoscere le specie commestibili, dai classici porcini ai raffinati shiitake, passando per gallinacci, enoki e tartufi. Oltre ai consigli pratici, il libro propone 60 ricette ricche di gusto e creatività, per lo più vegetariane e vegane, capaci di esaltare la versatilità di questi ingredienti: zuppe profumate, primi piatti avvolgenti, contorni eleganti e piatti unici irresistibili. Le splendide fotografie di Franzo e le illustrazioni delicate di Valentine Ferrandi rendono la lettura ancora più coinvolgente.
In Cloro, Jade Song dà voce a una protagonista indimenticabile, sospesa tra la realtà soffocante della vita quotidiana e il richiamo misterioso delle profondità marine. Ren Yu è una nuotatrice eccezionale, disciplinata, ossessionata dai tempi, dal perfezionismo, dalla pressione di un mondo che pretende troppo e capisce poco. Vive tra gli allenamenti estenuanti, il controllo tossico del suo allenatore e il silenzio pesante di una casa priva d’amore. Ma dentro di lei ribolle qualcosa di più profondo: Ren Yu è convinta di essere una sirena. Lo sente nelle ossa, nella pelle corrosa dal cloro, nella rabbia che le attraversa il corpo. Questo romanzo potente e viscerale racconta una trasformazione dolorosa e necessaria, una lotta per reclamare la propria identità contro ogni forma di controllo, familiare, sociale, corporeo. Ren Yu desidera fuggire, diventare libera, selvaggia, inafferrabile, come le creature mitiche che popolano il suo immaginario. In questo viaggio verso la propria verità, è disposta a perdere tutto: l’amore, la forma umana, la sicurezza. Cloro è un esordio letterario feroce, che mescola realismo psicologico e suggestioni mitologiche per esplorare i temi dell’autodeterminazione, della solitudine e del prezzo della libertà.
Vite imperfette è un romanzo corale composto da otto racconti che si rincorrono e si specchiano l’uno nell’altro, formando un’unica, profonda riflessione sulla fragilità della vita quotidiana. Véronique Ovaldé mette in scena una galleria di personaggi che affrontano, ognuno a modo proprio, le incognite dell’esistenza: Auguste, inseguito dalla sfortuna; Eva, madre sola schiacciata dalle responsabilità; Rachel, destabilizzata dalla presenza improvvisa di uno sconosciuto in salotto; Lili, che sceglie il silenzio come risposta definitiva. Attraverso uno stile pungente e ricco di sfumature, l’autrice francese riesce a cogliere l’essenza dei sentimenti umani, alternando ironia e malinconia, leggerezza e profondità. Ogni racconto è un tassello di un mosaico più grande, un affresco emotivo dove le vite dei protagonisti si toccano e si trasformano, raccontando paure comuni, desideri inascoltati e la costante ricerca di equilibrio.
Enrico Bartolini al MUDEC è un libro elegante e ispirato che racconta la filosofia gastronomica dello chef più stellato d’Italia. Ambientato nel celebre ristorante tristellato al terzo piano del MUDEC Museo delle Culture di Milano, il volume celebra la cucina che ha reso Bartolini un punto di riferimento della ristorazione italiana. Attraverso testi, fotografie e ricette, il lettore scopre il percorso dello chef, affiancato da collaboratori chiave come Sebastien Ferrara, maître esperto e accogliente, Monica Biella, mente strategica del gruppo, e Davide Boglioli, resident chef del ristorante milanese. Ognuno contribuisce con il proprio talento a un progetto gastronomico che unisce tecnica, eleganza e passione.
Il tempo della perdita di Daniel Schreiber è una riflessione profonda sul dolore, sulla fragilità e sulla necessità di trovare senso nel distacco. Tutti, prima o poi, siamo chiamati a confrontarci con perdite difficili da comprendere: la scomparsa di una persona cara, la fine di un amore, la dissoluzione di certezze che credevamo eterne. Schreiber affronta questo tema universale intrecciando l’esperienza intima del lutto per la morte del padre con quella, più ampia, di un’epoca segnata dall’instabilità. Ambientato in una Venezia sospesa e silenziosa, il libro utilizza la città lagunare come metafora di fragilità e trasformazione. Passeggiando tra le sue calli, l’autore osserva come la perdita personale risuoni con quella collettiva, in un mondo che cambia troppo in fretta. Ma in questo smarrimento emerge anche la possibilità di una nuova consapevolezza: quella che nasce dal restare, dal sentire, dal guardare davvero. Schreiber ci accompagna così in un viaggio lucido e malinconico attraverso il dolore, ma anche verso un nuovo modo di abitare il tempo, la memoria e la speranza.
Un protestante italiano raccoglie il pensiero vivido e profondo di Paolo Ricca, una delle voci più autorevoli del protestantesimo contemporaneo. In queste pagine, Ricca esplora il protestantesimo non solo come confessione religiosa, ma come visione del mondo, atteggiamento critico e cultura del confronto. Il suo approccio, ampio e dialettico, apre a una pluralità di interpretazioni, sempre ancorate a una Chiesa concreta, viva e autenticamente comunitaria. Attraverso uno stile diretto e incisivo, Ricca propone una riflessione che mette al centro il messaggio evangelico di Gesù, espresso in modo semplice ma profondo all’interno di una realtà ecclesiale non gerarchica. Il volume, curato da Fulvio Ferrario e Beata Ravasi, è anche un invito a conoscere dall’interno una forma di cristianesimo che ha influenzato profondamente il pensiero teologico dell’autore e ne ha modellato l’intero ministero.
Un libro con cui mettersi alla prova nelle uggiose giornate autunnali. Profumo di biscotti è il nuovo, atteso volume di Luca Montersino, maestro indiscusso della pasticceria italiana, che dedica il suo ventottesimo libro all’universo fragrante e variegato dei biscotti. Un mondo solo all’apparenza semplice, che si rivela invece ricco di tecnica, creatività e memoria. Il libro, edito da Italian Gourmet, raccoglie oltre 130 ricette suddivise in 12 capitoli tematici: biscotti classici, salati, gluten free, vegan e sugar free, perfetti per ogni occasione, dalla colazione quotidiana ai momenti speciali. Dopo un’approfondita introduzione tecnica sugli ingredienti fondamentali e sulle basi della biscotteria, Montersino accompagna il lettore passo dopo passo nella realizzazione di questi piccoli capolavori, bilanciando rigore professionale e passione artigianale. Ogni ricetta è un invito a scoprire come gusto e ricordo si intrecciano in ogni morso, trasformando un semplice biscotto in un gesto d’affetto, una coccola da condividere, un simbolo di tradizione.