Dal successo di Yasmina Reza all’ultimo lavoro di Joan Didion, passando per romanzi rivelazione, saggi brillanti e qualche raffinato titolo di cucina da collezione. Ecco una selezione curata dei migliori libri da portare in valigia e leggere sotto l’ombrellone per un’estate 2025 all’insegna del piacere e della scoperta
DI SIMONE ZENI
23 July 2025
Per Yasmina Reza il tribunale è solo uno dei tanti luoghi da cui osservare l’umanità, al pari della strada o della propria stanza. Da oltre quindici anni assiste a processi in tutta la Francia, non per raccontarli come farebbe un cronista, ma per cogliere frammenti di vita che sfuggono alla giustizia. Un dettaglio, una parola, una postura: sono questi gli elementi che, secondo Reza, rivelano ciò che ci accomuna agli imputati, ai testimoni, alle vittime. Per lei, chi sembra distante da noi non lo è davvero. La normalità convive con l’orrore, si sovrappone al crimine, come nel caso di una madre che affida la figlia al mare e poi rientra nella propria esistenza spenta. A storie come questa, e ai fantasmi che le abitano, Reza dedica il suo libro, conducendo il lettore in una zona ambigua dove la scrittura scava in profondità, lasciando segni che si comprendono solo dopo.
In questo libro, Javier Cercas, scrittore ateo e dichiaratamente laicista, affronta con profondità e sorpresa un incontro inaspettato: quello con papa Francesco, il «folle di Dio», figura speculare e opposta a lui, il «folle senza Dio». La narrazione prende la forma del “romanzo senza finzione”, cifra distintiva dell’autore, e si trasforma in un’indagine intensa e personale sul più grande enigma dell’umanità: esiste qualcosa dopo la morte? Cercas intreccia le sue inquietudini più intime con le grandi domande della società contemporanea, tra spiritualità, fede e il desiderio di un aldilà. Il risultato è un racconto che scava nel bisogno umano di credere e di non scomparire.
Un viaggio nella cucina di Su Hyun Kang, chef coreana che ha guidato per anni il bistrot Potcha 5 a Parigi. Il libro raccoglie 50 ricette di famiglia semplici ma autentiche, ispirate ai piatti casalinghi di sua madre, Madame Moon. Dai vermicelli di patata (dangmyeon) al bibimbap, dai kimbap ai brodi d'acciuga, fino a zuppe, brasati e insalate con alghe, le preparazioni valorizzano ingredienti umili come cipolle, peperoncini, carne di maiale e acciughe, arricchiti da salse e fermentazioni tipiche della Corea. Diviso in nove sezioni, il volume offre anche suggerimenti pratici, curiosità culturali e una guida agli ingredienti indispensabili. Completano il libro una sezione fotografica e tutorial passo passo per realizzare piatti iconici come i noodles al coltello, i ravioli e il kimbap.
Padre Alberto Maggi raccoglie alcune delle sue riflessioni più lucide e anticonvenzionali sulla fede, offrendo una lettura sorprendentemente attuale del messaggio evangelico. Con uno stile diretto e limpido, invita credenti e non a riscoprire la semplicità e la forza delle parole di Gesù, spesso oscurate da secoli di linguaggio ecclesiastico improntato al potere e alla divisione. Lontano dall’atteggiamento del maestro esemplare, Maggi si propone piuttosto come compagno di cammino, proponendo una spiritualità concreta e inclusiva, orientata all’unità e alla giustizia. Una voce originale, che continua a farsi ascoltare anche fuori dai confini della Chiesa.
In queste pagine, Cees Nooteboom, viaggiatore instancabile e grande narratore, rende omaggio a Minorca, isola che da oltre cinquant’anni è il suo rifugio estivo. Tra silenzi antichi, muretti a secco e animali erranti, lo scrittore ritrova quiete e memoria. Il libro è un intreccio di versi, racconti e ricordi che raccontano la doppia vita dell’autore: nomade per metà dell’anno tra Amsterdam, Sudamerica e Asia, radicato per l’altra metà in un villaggio sospeso nel tempo. Tra riflessioni poetiche e nostalgia di mondi scomparsi, come l’Ibiza degli anni Cinquanta, Nooteboom cerca un equilibrio tra movimento e immobilità, trovando nel suo giardino menorchino e nella pioggia rossa carica di sabbia sahariana il simbolo perfetto di un’esistenza in bilico tra spazio e memoria.
In Diario per John, Joan Didion apre le porte della sua interiorità in un periodo di fragilità e smarrimento. Nel 1999, durante ciò che lei definì «anni difficili», iniziò un percorso terapeutico per affrontare depressione, ansia e il complicato legame con la figlia Quintana. Il libro raccoglie le sue riflessioni intime, rivolte idealmente al marito John Gregory Dunne, attraverso pagine fitte di dialoghi con il suo psichiatra. Didion esplora i ricordi d’infanzia, i sensi di colpa, la fatica del mestiere di scrittrice e l’ossessione per il controllo, restituendo una narrazione spietata ma lucida del dolore. Con la consueta eleganza e precisione, l’autrice riflette sul senso della vita e sull’eredità che si lascia, donandoci un’opera potente e vulnerabile, forse la più personale della sua carriera. Una voce che, anche nella sofferenza, resta limpida e indimenticabile.
Sayaka Murata porta all’estremo la sua visione surreale della società giapponese, immaginando un futuro in cui il sesso all’interno del matrimonio è considerato tabù e la riproduzione avviene solo per via artificiale. In questo scenario straniante, la giovane Amane cresce con una madre che le racconta storie d’amore ormai fuori moda, diventando bersaglio dei coetanei e sviluppando un rapporto conflittuale proprio con lei. Al contempo, scopre una precoce attrazione per la sessualità e un’ossessione per personaggi immaginari, che lei definisce “esseri non umani”. Ancora una volta, l’autrice sfida le convenzioni con uno sguardo tagliente e visionario sulla normalità apparente del mondo.
il racconto audace e irriverente di Diane di Prima, una delle voci femminili più libere della Beat Generation. Ambientato nella New York dei primi anni Cinquanta, narra la vita di una diciottenne che abbandona gli studi per immergersi nel fermento del Lower East Side. Tra musica jazz, scrittura, sesso, droghe e amicizie borderline, il suo appartamento si trasforma in un crocevia di artisti e sognatori. In questo esperimento collettivo di libertà assoluta, la protagonista vive e racconta senza censure una stagione irripetibile. Con toni ironici e uno sguardo disincantato, Diane restituisce tutta la vitalità e l’urgenza di un’epoca che ha rivoluzionato arte e pensiero. I suoi ricordi, intrecciati a nomi come Ginsberg, Kerouac e Ferlinghetti, sono una testimonianza diretta, sensuale e vibrante di quella febbre creativa che fu la Beat.
Con Il piatto unico, Elio Sironi propone una riflessione innovativa sulla ristorazione moderna, puntando su benessere, creatività e bilanciamento. Il volume, edito da Italian Gourmet, raccoglie oltre 50 ricette suddivise in carne, pesce e verdure, ciascuna pensata come piatto completo dal punto di vista nutrizionale e visivo. Attraverso un linguaggio tecnico ma accessibile, lo chef ridefinisce il concetto di monoportata. Ogni proposta include dati nutrizionali e approfondimenti sugli ingredienti. Il libro si apre con una parte teorica sulla filosofia del piatto unico, per poi guidare il lettore tra ricette d’autore, in una visione che unisce rigore tecnico e libertà creativa.
Beppe Tenti torna a far rivivere le avventure di Overland in un nuovo volume che ripercorre le spedizioni tra la fine degli anni ’90 e i primi Duemila. Dai deserti africani alle foreste del Sudamerica, fino all’Asia centrale, ogni tappa dei camion arancioni diventa occasione per scoprire paesaggi estremi, culture millenarie e scenari geopolitici complessi. Tenti osserva e narra guerre, povertà, emergenze ambientali e testimonia l’impegno di uomini e donne che lottano per i diritti umani.