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VIAGGIO

Le mete di viaggio del 2026

Dai ritiri letterari sulle tracce dei grandi scrittori agli hotel iconici che valgono la vacanza. Dagli itinerari gastronomici alle full immersion nella natura. Nel 2026 il viaggio torna finalmente alle sue origini: non più una lista di “must see” da spuntare, ma un’esperienza di scoperta, di stupore e consapevolezza

DI FRANCESCA MASOTTI

17 December 2025

Come viaggeremo nel 2026? Nell’anno che verrà non viaggeremo solo per vedere il mondo, ma per riconnetterci con ciò che siamo. A dirlo è il nuovo report di Skyscanner dedicato ai travel trends 2026, che fotografa un panorama in cui curiosità, introspezione e autenticità diventano le nuove bussole del viaggiatore contemporaneo. Il viaggio sarà sempre meno “altrove” e sempre più “dentro”. Un modo per riscoprire il piacere della lentezza, dell’incontro, della bellezza autentica.

Il viaggio come esperienza interiore

Dopo anni di turismo “da checklist”, cresce il desiderio di esperienze lente, significative e personali. Il nuovo orizzonte è quello del purposeful travel: viaggi con uno scopo, che uniscono mente, corpo e curiosità culturale. Tra le tendenze più affascinanti del 2026 c’è il ritorno del viaggio letterario. I lettori diventano viaggiatori e i romanzi mappe da seguire. Dai caffè di Lisbona cari a Pessoa alle brume del Lake District inglese di Wordsworth, fino ai sentieri italiani che hanno ispirato Calvino e Pavese, le mete si popolano di itinerari culturali dove la lettura diventa bussola emotiva. Sempre più hotel e residenze d’artista propongono ritiri letterari, weekend o settimane in cui abbandonare la connessione digitale per ritrovare quella con le parole. Luoghi dove il tempo rallenta, dove si scrive, si legge e si ascolta.

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Lisbona, foto di Aayush Gupta, Unsplash

Gusto e natura

Il cibo resta protagonista nei viaggi, ma cambia la prospettiva: non più solo ristoranti stellati, bensì viaggi gastronomici. Il gusto diventa, dunque, uno strumento di scoperta culturale, ma anche un atto di consapevolezza. Cresce, infatti, la voglia di conoscere l’origine degli ingredienti, le storie dei territori e delle persone che li coltivano. Il viaggio si fa così etico, sensoriale e narrativo: ogni piatto racconta un luogo e una filosofia di vita. Accanto al cibo, la natura è da qualche anno al centro dei desideri dei viaggiatori. Come sottolinea l’indagine Skyscanner, nel 2026 la montagna si conferma come scenario privilegiato per chi cerca introspezione e rigenerazione. Dalle Dolomiti alle Alpi francesi, i nuovi resort alpini uniscono design e sostenibilità, spa immerse nella foresta e percorsi di meditazione all’aperto. Non solo sport, dunque, ma benessere olistico e riconnessione con l’essenziale. Salire in quota diventa un rito: respirare, camminare, rallentare.

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Kluane National Park Canada, foto di Kalen Emsley, Unsplash

Viaggiare da soli ma alla ricerca della migliore ospitalità

Il 2026 sarà anche l’anno dei solo travel, ma con una nuova consapevolezza. Viaggiare da soli non è più un gesto di indipendenza estrema, bensì una forma di cura personale. Skyscanner registra un aumento costante delle prenotazioni singole, in particolare tra le donne e i viaggiatori over 40. Le mete preferite? Città sicure e d’ispirazione, come Copenaghen, Tokyo e Melbourne, ma anche piccole isole e rifugi immersi nella natura. Viaggiare soli oggi significa scegliere il proprio ritmo, ascoltare sé stessi e aprirsi a incontri autentici. Nel turismo di nuova generazione, anche l’hotel è parte integrante del viaggio. Non si tratta più di un semplice punto d’appoggio, ma diventa un luogo d’identità. Boutique hotel che custodiscono opere d’arte, antichi palazzi reinventati in chiave contemporanea, eco-resort sospesi tra cielo e mare. Ogni struttura diventa un racconto, un’esperienza immersiva che riflette la cultura del territorio. L’hotel diventa una destinazione a sé, una lente attraverso cui vivere la cultura locale e sentirsi, per qualche giorno, parte del luogo.

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El Porvenir, Messico, foto di Manuel Moreno, Unsplash
In apertura, Campagna inglese, foto di Illiya Vjestica, Unsplash

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