La costa del Montenegro è un gioiello del Mediterraneo ancora poco battuto dal turismo di massa. Dalle Bocche di Cattaro a Ulcinj, un viaggio tra mezzelune di sabbia, alte vette e borghi sospesi nel tempo…
DI FRANCESCA MASOTTI
22 August 2025
È un susseguirsi di baie bagnate da acque cristalline, antichi borghi in pietra dove il tempo sembra essersi fermato, cittadine vivaci affacciate sul mare e spiagge da cartolina. Il Montenegro offre un mix irresistibile di bellezza naturale e fascino storico.
Situato a pochi chilometri dall’Italia, il Montenegro si raggiunge facilmente in traghetto, in auto o in aereo. La piccola nazione balcanica offre scenari mozzafiato lungo tutto il litorale, dalla rinomata baia di Kotor fino alle distese sabbiose di Ulcinj, a sud. Da qualche anno, i turisti hanno iniziato ad accorgersi di questo gioiello sull’altra sponda dell’Adriatico ma, nonostante ciò, il Montenegro continua a essere una meta off the radar rispetto alle più frequentate vicine Croazia, Albania e Grecia. La meta perfetta se si vuole sfuggire alle masse di turisti.
Un viaggio on the road in Montenegro comincia dalle Bocche di Cattaro, o Kotor. In tanti le chiamano il fiordo del Mediterraneo per la loro morfologia, ma l’origine geologica è un’altra. Si tratta, infatti, di valloni fluviali invasi dalle acque del mare che regalano una scenografia di forme unica lungo tutta la costa adriatica. Oltre quaranta chilometri di strada serpentina tra scorci sul mare e antiche cittadine in pietra, come Herceg Novi, Perast e Kotor. Quest’ultima è la città più iconica del Montenegro: racchiusa dentro imponenti mura veneziane e abbracciata da alte montagne alle spalle, Kotor sembra rimasta ferma nel tempo. Il centro storico è un labirinto di viuzze medievali, piazzette silenziose, chiese in pietra e palazzi nobiliari. La salita alla fortezza di San Giovanni, arroccata sulla montagna, è per chi ha gambe ben allenate, ma vale ogni sforzo: dall’alto, la vista sulla baia è tra le più spettacolari del Mediterraneo.
Procedendo verso sud, ecco Budva, la città dove si mescolano due anime: quella storica, custodita tra le mura del meraviglioso centro storico, e l’anima moderna, fatta di locali alla moda, spiagge frequentate e una vivace nightlife che infiamma le serate estive della costa montenegrina. Passeggiare nel centro storico è ritrovare il fascino di una piccola Dubrovnik ma con meno turisti: stradine acciottolate, mura a picco sul mare, e scorci che sembrano dei quadri. Poco più a sud, ci si imbatte in una vista che lascia senza fiato: un sottile istmo sabbioso collega la costa a un isolotto fortificato, tutto costruito in pietra e tetti rossi. È Sveti Stefan, antico villaggio di pescatori trasformato in resort esclusivo. L’accesso all’isola è riservato agli ospiti, ma niente vieta a visitatori e passanti di godere del panorama dalle spiagge vicine.
L’ultima tappa del viaggio lungo la costa montenegrina è Ulcinj, una città al confine con l’Albania. Qui il paesaggio cambia rispetto a quello della riviera settentrionale: le montagne aspre e alte lasciano spazio a lunghe distese sabbiose, le chiese si alternano a moschee e si respira un’atmosfera diversa. Ulcinj, infatti, ha una forte identità multiculturale, un mix di influenze mediterranee, slave e albanesi. In città c’è una piccola baia a forma di mezzaluna dove tuffarsi, mentre poco più in là si estende Velika Plaza: 13 chilometri di sabbia dorata, tra dune e vento. È il suo centro storico però il vero gioiello. Sembra uscito da una vecchia cartolina, si arrampica su una scogliera e offre una vista spettacolare sull’Adriatico.