31 January 2019
Una gita fuoriporta all’insegna di arte e storia? Vicinissima da Milano – si raggiunge in una ventina di chilometri – Monza è un sorprendente tuffo nei secoli tra memoria e cultura. Furono i Celti presumibilmente a fondare l’abitato, ai Romani dobbiamo il nome attuale (Maguntia), i Longobardi edificarono la Basilica di San Giovanni Battista e il Palazzo Reale di Teodolinda, gli austriaci, sotto l’imperatrice Maria Teresa, regalarono alla città la celebre Villa Reale. Da dove cominciare per scoprirla? Ecco alcune tappe da non perdere.
Duomo di Monza e la Cappella di Teodolinda
Tra le attrazioni più famose di Monza c’è senz’altro il Duomo, voluto dalla regina Teodolinda che scelse Monza come sua residenza estiva. Il Duomo merita una visita anche proprio per la Cappella di Teodolinda, capolavoro gotico in cui sono effigiati 45 episodi della vita della regina, e per la celebre Corona Ferrea, un vero gioiello dell’oreficeria longobarda. In via Lambro, la via a sinistra del Duomo, si trova l’ingresso al Museo e tesoro del Duomo di Monza che ospita una preziosa collezione di opere dell’antichità tardo romana e dell’alto medioevo.
Palazzo dell’Arengario
Dopo il Duomo, l’edificio più conosciuto del centro storico di Monza è il Palazzo dell’Arengario, ovvero l’antico palazzo comunale risalente al XIII secolo. In origine l’Arengario faceva parte di un sistema complesso di edifici tra cui il palazzo pretorio oggi scomparso. Il Palazzo situato nel cuore della città ospita al piano superiore alcune sale espositive dedicate a mostre d’arte e rassegne fotografiche.
Ponte dei Leoni sul fiume Lambro
Dal Duomo di Monza, imboccando via Lambro, si raggiunge in pochi minuti il magnifico Ponte dei Leoni. Siete di fronte a un ponte storico di Monza, ornato da quattro imponenti leoni di marmo, da cui il ponte prende il nome. Edificato nel 1842 sui resti del ponte romano d’Arena, il Ponte dei Leoni si affaccia sul fiume Lambro e offre un suggestivo scorcio sulle pittoresche case a ballatoio di questa antica zona della città.
Mulino Colombo
In pieno centro e rimasto miracolosamente integro c’è il Mulino Colombo, oggi sede di esposizioni temporanee e gestito dal Museo Etnologico di Monza e Brianza. I Colombo furono gli ultimi proprietari, coloro che donarono il Mulino al Comune. Già attivo all'inizio del XVIII secolo, era impiegato in origine per la macina del grano, poi per la follatura della lana e infine come frantoio.
Villa Reale
Con una piacevole passeggiata di una ventina minuti dall’Arengario si raggiunge la Villa Reale di Monza. Questa suggestiva reggia, in stile neoclassico, merita da sola la visita della città. Realizzata come residenza privata degli Asburgo nel XVIII secolo, con il Regno d’Italia Napoleonico si trasformò, pur mantenendo la stessa funzione, in residenza del viceré. Con il biglietto di ingresso completo è possibile visitare i sontuosi appartamenti reali, gli appartamenti privati, il belvedere e le mostre temporanee ospitate nella Reggia.
Roseto e parco di Monza
Non si può visitare la Reggia di Monza senza innamorarsi del suo spettacolare parco. Arrivando alla Reggia, troverete subito alla vostra destra il magnifico roseto, voluto da Niso Fumagalli, grande esperto e appassionato di floricoltura e in particolare di rose. Da qui il Parco è a due minuti. Raggiungete l’ingresso della Villa percorretelo fino all’uscita dall’altro lato e siete arrivati. Che ne dite di un picnic reale nel parco ottocentesco voluto da Napoleone (il suo intento era farne una tenuta agricola e una riserva di caccia)? All’interno del Parco si trova anche Villa Mirabello, la più antica costruzione del Parco, con decori in stile barocco e pregiati affreschi.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Situata un po’ fuori dal centro cittadino, questa chiesetta con un delizioso porticato si raggiunge arrivando alla fine del Parco di Monza, sul fiume Lambro. La costruzione di questa chiesa e del suo convento risale al 1400 per volontà dei Frati Minori e pare fu importante fonte di ispirazione per Alessandro Manzoni nella stesura di alcuni episodi dei Promessi Sposi.
Indirizzi gourmet
La Casa del Formaggio – via Italia 19 è un paradiso per gli amanti del genere: tra le delizie nostrane si segnala la robiola nel fieno, il bagoss stravecchio e i formaggi piccanti di Montevecchia; tra le primizie francesi il reblochon di Savoia, il morbier della Franca Contea e il fourne d’Aubert.
Per gustare il rito del tè in ambiente accogliente e professionale e partecipare a una degustazione speciale… l’indirizzo giusto è Parliamo di Thè – Via Vittorio Emanuele 39, Monza
Pranzo vegano e crudista? La Pentola Vegana – via Lecco 18 propone una sfiziosa cucina stagionale con formula a peso. Sacher con marmellata di peperoni e mele e salame di cioccolato sono una vera goduria.
Aperto dalle 7 alle 21, B. (Quanto Basta) – Piazza Corridoni 2/A è un locale giocoso – deliziose le sedute-altalena – e giovane con laboratorio artigianale a vista e golosità dolci e salate dalla colazione all’aperitivo.
Polenta con cassouela, risotto alla monzese, torta paesana sono alcune delle tipicità monzesi. Per assaggiare un po’ di tipicità a un buon rapporto qualità-prezzo c’è il Feudo dei Sapori in via Gramsci 17.
Per una pausa gourmet marinara invece molto apprezzato è il ristorante Il Moro – via Parravicini 44 dove è tutto un trionfo di sapori mediterranei.