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"Nessun dorma" in città

Il debutto risale al 1926, proprio sul palco milanese: dal 1° maggio, la Turandot torna alla Scala e la prima celebra anche il taglio del nastro di Expo 2015. È Riccardo Chailly a dirigere il capolavoro incompiuto di Giacomo Puccini con il finale di Luciano Berio, mentre il Museo Teatrale presenta una rassegna dedicata all’opera.

DI Samantha Colombo

29 April 2015

Quando Arturo Toscanini sale sul podio della Scala per dirigere la prima assoluta della Turandot, è il 25 aprile 1926. Oggi, e proprio il giorno del taglio del nastro di Expo 2015, l’opera torna sul palco del teatro milanese per la ventottesima volta: sul podio Riccardo Chailly e alla regia Nikolaus Lehnoff.

Sin dall’esordio, il dramma lirico è stato eseguito postumo: Giacomo Puccini muore infatti a Bruxelles a fine novembre del 1924 e lascia ai posteri una partitura incompiuta, con il finale abbozzato in numerosi schizzi fino alle ultime ore di vita.

Da sempre, la rielaborazione di queste battute e la ricostruzione del percorso drammatico e narrativo sono uno degli enigmi della Turandot. Risolvere il lieto fine non è infatti così semplice come potrebbe apparire e Toscanini stesso, incaricato di dirigere l’opera, pressa l’editore Ricordi nel trovare una soluzione, risolta affidando l’inghippo filologico a Franco Alfano. Ma il lavoro non soddisfa il grande direttore d’orchestra che, durante la prima scaligera, depone la bacchetta esclamando la storica frase: “Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto”.

A maggio, e per la prima volta, il finale scritto da Luciano Berio nel 2001 viene eseguito in forma scenica alla Scala (Chailly lo ha già diretto l’anno successivo, al Festival delle Canarie): il compositore lo ha costruito con una rigorosa rielaborazione di 23 dei 30 schizzi lasciati da Puccini e, nella sua trama musicale, inserisce numerosi rimandi ai temi presenti nell’opera, e non solo al Nessun Dorma. Nella sua accuratezza, presta inoltre attenzione a mantenere la vivacità e pluralità di stili, la tensione emotiva e persino tutte le problematicità non solo dell’ultima opera di un grande maestro, ma pure della storia musicale e drammaturgica del secolo.

Nell’allestimento scaligero, Turandot è Nina Stemme, già nota come interprete del mondo wagneriano oltre che delle opere pucciniane; il principe Calaf è Aleksandrs Antonenko, tenore già alla Scala con la Tosca e ricordato, tra le varie interpretazioni, per il suo Otello; Liù è Maria Agresta, che proprio a Milano ha debuttato quattro anni fa nel Don Giovanni diretto da Barenboim; mentre Timur è Alexander Tsymbalyuk.

Nota a margine: proprio con la Turandot si apre ufficialmente la speciale programmazione della Scala aperta per Expo, protagoniste ben 122 serate tra opera, balletto e concerti, con una programmazione degna di lode e prezzi accessibili.

L’opera in radio, tv e al cinema

Per chi malauguratamente non avesse un posto a teatro il 1° maggio, la Turandot sarà trasmessa in diretta, proprio come avviene in occasione delle prime di stagione il giorno di Sant’Ambrogio: basta sintonizzarsi su Rai5 oppure su Radio3. Anche nel carcere di San Vittore sarà possibile assistere alla prima, grazie alla sinergia tra il Comune di Milano e l’Associazione Quartieri Tranquilli. Il 21 maggio, inoltre, lo spettacolo sarà trasmesso in un circuito selezionato di cinema.

Una mostra sulla Turandot alla Scala

Dal 30 aprile, è possibile visitare la mostra Turandot alla Scala presso il Museo Teatrale: in esposizione, non solo documenti, costumi e volumi (come l’edizione per voce e pianoforte con la copertina di Leopoldo Metlicovitz), ma anche pagine autografe della partitura e persino inestimabili schizzi del finale incompiuto.

La rassegna, curata in collaborazione con l’Archivio Ricordi, sarà aperta fino al 30 giugno e rappresenta un meticoloso approfondimento sull’opera di Puccini e sul ruolo di primaria importanza storica e culturale della Scala a livello internazionale.

Il Museo si trova in Largo Ghiringhelli 1 (Piazza Scala), è aperto tutti i giorni (tranne il 1 maggio e il 15 agosto) dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:30; il biglietto intero è di 7 euro. Inoltre, la sala del teatro è visibile da un palco, qualora non vi siano prove o spettacoli in corso.

Turandot

Teatro alla Scala di Milano, dal 5 al 23 maggio

Prima: venerdì 1° maggio alle 20:00, in concomitanza con l’inaugurazione di Expo 2015

In diretta su Rai5 e Radio3, nei cinema il 21 maggio

Lo spettacolo fa parte dell’iniziativa ScalAperta

Per informazioni e biglietti: www.teatroallascala.org

Immagine in apertura di Hans van den Bogaard.

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