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LIFESTYLE

Riconnettersi con sé

Ci sono posti in cui la mente e lo spirito si rigenerano. Luoghi di pace, di relax e di ritorno a sé stessi. Posti incantati immersi nella natura, fatti di bellezza e ritmi lenti, come si confà alla dimensione dell’umano.

DI Nadia Afragola

09 July 2020

Durante questa pandemia abbiamo vissuto giorni inusuali, lontani dalla nostra normale routine, imbrigliati dalle regole del lockdown. E tuttavia l’isolamento forzato unito al silenzio intorno hanno permesso a molti di riassaporare un tempo altro, fatto di ritmi lenti, dove qua e là si è aperto uno spiraglio per un pensiero diverso, a volte più nervoso e contrastato, altre più limpido e sereno. Archiviata la quarantena, l’esigenza di recuperare pace e relax, magari a contatto con la natura, si impone come qualcosa di imprescindibile e allora perché non provare a esplorare quei posti che da sempre una parte di noi anela? Sono luoghi in cui ritrovare se stessi, posti incantati immersi nella natura e fatti di quiete, bellezza e ritmi lenti, come si confà alla dimensione dell’umano. Eco-resort nel cuore verde dell’Umbria, l’Eremito
è un’ex monastero circondato da oltre 3.000 ettari di riserva naturale

L’Eremito è uno di questi. Si tratta di un ex monastero immerso nella collina umbra, raggiungibile solo attraverso un impervio tracciato da percorrere in jeep e ora trasformato in struttura ricettiva con camere da letto o cellette singole che ricalcano l’architettura dei padri eremiti. Al loro interno c’è solo lo stretto indispensabile, niente telefono, connessione internet o tv. Grande spazio invece a scrittoi con vista sulle vallate, perché ogni dettaglio è squisitamente curato per far percepire l’abbraccio della natura.

Spostandosi di pochi chilometri, sempre in Umbria, ai piedi delle mura di Assisi, si trova il Borgo Antichi Orti, un ex convento benedettino costruito tra il 1400 e il 1600, ora riconvertito a struttura ricettiva. All’interno si trovano un parco bio-conservativo di erbe officinali dove si studia, tra l’altro, l’impatto della musica sulle piante e un laboratorio spagirico, ovvero specializzato nell’applicazione dei principi alchemici alla preparazione di estratti vegetali. La struttura offre anche la possibilità di praticare il foraging, ossia l’arte di riconoscere e raccogliere le erbe spontanee, mentre gli appassionati di calligrafia possono cimentarsi con l’antica scrittura a pennino, utilizzando inchiostri autoprodotti in loco. Incastonato ai piedi delle mura di Assisi, Borgo Orti Antichi
è un ex convento benedettino che oggi ospita 12 residenze

In provincia di Siena merita una segnalazione la Tenuta di Spineto, dove per circa 800 ettari una serie di percorsi raccordano tra loro un lago, un’abbazia, una chiesa e 11 casali, distanti chilometri tra loro e posizionati su piccole alture da cui godere di panorami e tramonti unici. Una tenuta dove privacy e relax sono le parole d’ordine.

Per chi cerca spiritualità e quiete il posto da raggiungere è in Veneto e si tratta di San Francesco del Deserto, un’isola della Laguna di circa quattro ettari che ospita l’omonimo ordine dei Frati Minori. Una vera e propria oasi di natura e di pace.

Se invece si vuole un’esperienza più orientata all’aspetto ludico, ci sono strutture che offrono la possibilità di soggiornare in una vera casa sull’albero. Anche se chiamarla così è riduttivo, dal momento che, come nel caso de La Piantata (in provincia di Viterbo), parliamo di un eco-loft di quasi 90 metri quadri – il che la rende la più grande casa sull’albero d’Europa – meravigliosamente incastonata a otto metri d’altezza, tra le fronde di un pino marittimo di 200 anni. Qui si vive immersi tra l’uliveto secolare e i 12 ettari di colline coltivate a lavanda. Stesso genere di esperienza, ma panorami completamente diversi, si possono trovare in Alto Adige al retreat hotel San Luis. Un complesso di chalet in legno, tra cui anche case sugli alberi, che si specchiano nelle acque di un lago di 6.000 metri quadrati, al centro di 40 ettari di parco alpino.

Fin qui abbiamo parlato di luoghi, poi ci sono percorsi, che non hanno a che fare con la dimensione fisica, ma con il concetto stesso di viaggio, inteso come momento per ritrovarsi. Itinerari attraverso i quali la parola “viaggio” acquisisce un valore pieno. In Italia il più ricercato è sicuramente la Via Francigena, che attraversa territori di straordinaria bellezza, tracciati nei secoli dai pellegrini europei per raggiungere Roma dal Nord Europa, passando attraverso borghi dimenticati e paesaggi immacolati. Da percorre rigorosamente a piedi o in bicicletta. Un altro itinerario forse più noto ai camminatori sportivi è l’Alpe Adria Trail, 750 chilometri di cammino transfrontaliero che conduce dalla montagna più alta d’Austria, il Großglockner, fino al Mar Adriatico, a Muggia. In entrambi i casi, si tratta di percorsi che non mettono a prova solo la resistenza fisica, quanto e soprattutto lo spirito e la voglia di ritrovarsi, a contatto con la natura, un passo dopo l’altro.

In apertura: circondato da larici e abeti rossi ad Avelengo presso Merano, il retreat hotel San Luis è un tutt’uno con la natura

Articolo pubblicato su Club Milano 56 maggio – giugno 2020. Clicca qui per scaricare il magazine.

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