Per Isabella Sassi Farìas la fotografia è uno sguardo pensante sull’architettura. Ne dà dimostrazione il caso Seimilano, nuovo polo di rigenerazione urbana a dodici fermate dal Duomo
DI PAOLO CRESPI
11 December 2024
È una dei tre fotografi del collettivo Urban Reports (gli altri due sono Alessandro Guida e Davide Curatola Soprana) che a partire dal 2019 hanno frequentato per cinque anni, insieme alla ricercatrice Viviana Rubbo, la zona sud ovest di Milano. Obiettivo: documentare passo per passo la nascita di Seimilano, nuovo quartiere “mixed-use”. Un distretto residenziale, commerciale e direzionale, inserito in un grande parco pubblico alle porte della città e realizzato fra via dei Calchi Taeggi e via Bisceglie dalla società di sviluppo immobiliare Borio Mangiarotti, in collaborazione con Värde Partners, su progetto dello studio MCA - Mario Cucinella Architects e del celebre paesaggista Michel Desvigne. Il loro lavoro è confluito poi in una bella mostra-racconto dell’innovativo progetto di rigenerazione urbana curata da Benedetta Donato e presentata in ottobre alla Triennale di Milano.
È stato molto stimolante poter seguire dal giorno uno, nell’arco di ben cinque anni, il sorgere di questo nuovo polo residenziale di Milano: dalla bonifica di un’area di oltre trecentomila metri quadrati alle fondamenta degli edifici, dal tracciato delle strade al disegno di un parco pubblico di sedici ettari. All’inizio, durante i primi sopralluoghi, era difficile riuscire a immaginare come avrebbe preso corpo il progetto di Seimilano. Perché un conto è vedere i disegni e i rendering, tutt’altra cosa è ambientarsi in uno spazio ancora privo di assi e punti di riferimento. Poi pian piano, recandoci sul posto e fotografando ogni tre mesi, tutto è diventato molto più chiaro e familiare. Da architetta sono abituata a leggere i progetti. Ma quando inizi a camminarci dentro, ti rendi conto finalmente dei volumi e degli spazi.
Piattaforme e pilastri, elementi di fondazione che ora, ultimati gli edifici, non sono più rintracciabili, ma che hanno caratterizzato a lungo l’enorme cantiere a cielo aperto di Seimilano. Il tipo di segnali visibili nell’immagine che avete scelto per la copertina di questo numero di Club Milano. In quel caso, in particolare, mi sono concentrata sulla simmetria dei due pilastri in primo piano e sulla macchia rossa a terra, che mi incuriosiva.
Abbiamo cercato di far emergere l’elemento umano. Le maestranze e i progettisti, chi ha contribuito a costruire, insieme ai progettisti, questo nuovo quartiere che altri abiteranno e che prenderà vita nel rapporto con la quotidianità delle persone che si stanno trasferendo lì.
Si può dire che ho seguito le orme di Guido Guidi, il mio mentore e docente di Arti Visive a Venezia. Dopo la laurea ho curato all’Accademia di Architettura di Mendrisio, in Svizzera, la sua mostra La tomba Brion di Carlo Scarpa, il mausoleo dedicato al fondatore dello storico marchio di televisori Brionvega. A ispirarmi è stata in special modo la sua capacità di trovare ogni volta punti di vista privilegiati per raccontare lo spazio. Nel mio piccolo cerco di riprodurre lo stesso tipo di processo quando affronto una nuova campagna fotografica.
È vero, l’ho indagato anche lo scorso anno a Crenna, frazione collinare di Gallarate, inglobata nel territorio del comune in provincia di Varese durante gli anni del fascismo, continuando a mantenere però inalterata una propria fisionomia, un’identità autonoma dal resto della città. Anche in questo caso la mia ricognizione si è tradotta in una mostra, allestita in occasione del festival Filosofarti.
Come fotografa sono nata con l’analogico, in particolare medio e grande formato. Ora sto usando molto il digitale, anche se soffro un po’ il dovermi occupare in toto di ogni aspetto, dalla ripresa alla postproduzione. Affidarsi ad altri bravi artigiani per la stampa delle immagini è un grande risparmio di tempo, oltre che una straordinaria occasione per imparare da loro dedicandosi solo alla propria creatività.
L’intervista a Isabella Sassi Farìas è stata pubblicata su Club Milano 73