La tendenza cromatica del momento ha come protagonista una nuance ben precisa, il giallo burro. Elegante, calda, ma senza eccessi, questa tonalità crea subito un’atmosfera intima dal tocco vagamente retrò. Ecco come trasformare l’interior design con i codici del butter yellow
DI MARZIA NICOLINI
24 April 2025
Chi l’ha detto che la palette dei neutri debba concentrarsi sempre e solo sul bianco e sul beige? Il trend che sta conquistando architetti, designer e amanti delle atmosfere cocoon svela una sfumatura inattesa: il giallo burro. Una tonalità gentile, dal fascino discreto, che non cerca di imporsi, ma abbraccia il concetto di armonia cromatica. Lo troviamo con facilità nelle cucine scandinave, nei salotti parigini, nei loft newyorkesi. Che sia inserito in un set borghese o industriale, il butter yellow porta con sé una luce morbida e un raffinato tocco di nostalgia. Ecco perché il giallo burro, dichiaratamente ispirato al colore del delizioso condimento, diventa la risposta per chi vuole scaldare gli ambienti, senza rinunciare all’eleganza.
Morbido come un panetto di burro, questo tipo di giallo parla sottovoce, ma sa farsi ricordare. «È una tonalità che evoca concetti di protezione, affetto, regalando agli ambienti e a chi questi spazi li abita un senso di comfort intimo e avvolgente», spiega la consulente di cromoterapia Emanuela Mattiuzzi. «Rispetto ai gialli più accesi, nel giallo burro la componente solare è attenuata da una base calda e pastosa che calma il sistema nervoso, aiuta la concentrazione e stimola la creatività con dolcezza. A livello di interior design, l’atmosfera che questo tono di giallo crea è vagamente vintage, con una memoria degli anni Settanta. Oltre a ricordare il burro spalmato su pane tostato, questo colore evoca la luce del tardo pomeriggio. Lo si trova sia in versione più chiara, che in una tonalità di giallo più profonda: a voi la scelta».
Il giallo burro è un colore versatile, ma non improvvisabile. Il primo segreto? Quando si tratta di spazi domestici, occorre considerarlo come un neutro con personalità. Funziona benissimo sulle pareti di uno studio, della cucina e della camera da letto: in questi spazi favorisce concentrazione, intimità e una sensazione di calma très chic. Meglio optare per finiture opache o gessose, capaci di esaltare il lato più avvolgente della tonalità.
«Il butter yellow si sposa magnificamente con materiali naturali come il lino, il legno chiaro, il rattan, ma anche con metalli satinati come ottone e rame», consiglia Mattiuzzi. «Da evitare invece gli accostamenti con colori troppo freddi o accesi come il blu elettrico o il nero puro, che ne spegnerebbero la morbidezza». Chi non se la sente di osare con le pareti giallo burro, può optare per elementi tessili: tende, cuscini, copriletti, oppure ceramiche da cucina, vasi e piccoli complementi che, con discrezione, accendono l’ambiente. E per i più audaci? Un divano butter yellow in velluto, abbinato a un tappeto écru e a quadri moderni dai toni terracotta. L’errore da evitare? Trasformarlo in un colore infantile. «Rischioso abbinarlo a rosa confetto o celeste baby, scivolando in un’estetica da cameretta anni Novanta», avverte Mattiuzzi. «Meglio invece valorizzarlo in chiave adulta, con palette calde e sofisticate come il taupe, il salvia, il mattone desaturato». In fondo, il giallo burro non è solo un colore. È un atteggiamento o, come si direbbe oggi, uno state of mind: gentile e accogliente, nostalgico, ma al contempo solare.
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