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CULTURA

Pasolini, un poeta ancora necessario

Pier Paolo Pasolini veniva ucciso il 2 novembre 1975. Cinquant’anni dopo, l’Italia lo ricorda come poeta civile, regista scomodo e coscienza critica del Paese. Il PAC di Milano gli dedica due giornate di omaggi, visioni e ascolto

DI MARCO TORCASIO

29 October 2025

Sono passati cinquanta anni da quando Pier Paolo Pasolini fu ucciso il 2 novembre 1975, un atto che ha lasciato un segno profondo nella cultura italiana come punto di rottura tra generazioni e linguaggi. In questo lasso di tempo l’Italia ha continuato a interrogarsi su cosa rimanga del suo pensiero: l’impegno sociale e poetico, la capacità di attraversare corpi e periferie, l’idea di un’identità nazionale in trasformazione.

L’anniversario del 2025 assume dunque una duplice dimensione: da un lato la commemorazione di una figura che ha incarnato l’intellettuale totale – scrittore, poeta, regista, drammaturgo – dall’altro la riscoperta di un Pasolini che non è solo autore del passato, ma interlocutore del presente. In quest’ottica le celebrazioni del cinquantenario, diffuse in tutta Italia, non si limitano a ricordare Pasolini ma cercano di riattraversarne lo sguardo verso le domande che restano aperte, verso le ferite non sanate, verso le parole che ancora non abbiamo trovato. In questo contesto si inseriscono anche le due giornate al PAC di Milano: un momento intenso di teatro e sound-art che cerca di ricostruire la complessità del suo universo creativo e suggerire che l’atto commemorativo può trasformarsi in gesto attivo di ascolto e riflessione.

Pasolini 50: due giornate al PAC per celebrare la forza visionaria di un intellettuale senza tempo

Il 1° e 2 novembre 2025 il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano apre le sue porte a Pasolini 50, un evento che segna mezzo secolo dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, figura cardine della cultura italiana. L’iniziativa, promossa dal Comune di Milano – Cultura e curata in collaborazione con Le Cannibale, unisce teatro e sperimentazione sonora in un intenso viaggio attraverso la poetica e il pensiero del grande autore italiano.

Fulcro del programma è Come un cane senza padrone_reading, progetto della compagnia Motus, che da anni esplora l’universo pasoliniano. Ispirato a Petrolio, il romanzo incompiuto e postumo, lo spettacolo affronta i temi centrali della visione di Pasolini: la perdita dell’identità nell’epoca del consumismo, il conflitto tra corpo e mente, tra margine e potere, tra realtà e artificio. La voce di Emanuela Villagrossi guida il pubblico in una narrazione densa e visionaria, dove la parola scritta diventa materia viva, quasi cinematografica. Ne emerge un ritratto potente e doloroso dell’uomo moderno, sospeso tra lucida analisi e compassione.

A fare da contrappunto sonoro alla performance teatrale, Stefano Ghittoni presenta Lezioni di creatività, un’installazione immersiva che mescola frammenti di dialoghi tratti dai film di Pasolini con musiche di autori come Domenico Modugno, Ennio Morricone e Bonnie “Prince” Billy. Voci e suoni – da Ugo Tognazzi a Ninetto Davoli – si intrecciano in un mosaico evocativo che destruttura i contesti originali per costruire una nuova dimensione di ascolto e introspezione.

Le due giornate saranno scandite da un programma preciso. Sabato 1° novembre, il PAC aprirà le porte alle 20:45 con l’installazione sonora di Ghittoni, seguita alle 21:45 dalla performance dei Motus. Domenica 2 novembre il pubblico potrà scegliere tra due turni: uno pomeridiano, con apertura alle 18:30 e spettacolo alle 19:30, e uno serale, con inizio alle 20:45 e chiusura alle 22:30. Due occasioni per immergersi in un’esperienza che intreccia linguaggi, visioni e suoni, restituendo la complessità e la forza poetica dell’universo pasoliniano.

Informazioni

I biglietti sono disponibili online.

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